La vita come guerra perenne in Sun-Tzu
Risultati riconoscibili da tutti come la popolarità, la crescita del proprio conto in banca e la carriera portano facilmente ad instaurare un’analogia tra obiettivi militari ed esistenziali.
Gordon Gekko è un uomo totalmente disilluso su ogni forma di legame intangibile dei propri simili. Le donne? Un semplice biglietto da visita, al massimo uno strumento di breve e necessario piacere come accade con la propria amante Darien. Gli amici? Se ne desideriamo uno autentico possiamo prendere un cane. Negli anni Ottanta non solo lo spietato mondo degli intermediari finanziari funziona così, ma anche ogni aspetto della vita, in modo assolutamente indipendente dagli affari.
Questa lezione è appresa immediatamente da Bud Fox che ha l’opportunità di diventare allievo e collaboratore di Gekko. Sia chiaro: nessuna attività di mentoring o di affettuoso legame col suo celebre maestro. Lo squalo della borsa di New York trova molto conveniente la collaborazione col giovane broker, al punto da partire dalle prime istruzioni operative, come quella di abbandonare le frasi di circostanza da venditore d’automobile, di recarsi dal proprio sarto per degli abiti nuovi e di avere anche l’autorizzazione per legarsi sentimentalmente con Darien.
La citazione è d’obbligo: vivere è uno stato conflittuale permanente come tramandato da Sun-Tzu ne “L’arte della guerra”. Per questo il ben noto libro di strategia militare può essere facilmente traslato ai consigli che Gordon destina a Bud. Chi vince in qualsivoglia contesto sa sfruttare in modo sapiente le tecnologie e prevedere quello che sul breve, medio e lungo periodo potrà accadere: che siano gli antenati degli scanner e dei telefoni cellulari o innovative armi da fuoco, che differenza fa?
Non di meno, un vincente ha profonda conoscenza di sé e dei propri nemici, utilizza l’inganno, nasconde le proprie debolezze ed appare forte dietro al lusso percepito così come per mezzo di un numeroso esercito, fosse anche fatto di fantocci. Ma Gekko e Sun-Tzu conoscono bene anche la nota differenza tra tattiche, mezzucci che sul breve periodo devono essere mutati in corso d’opera, e strategie, piani che come orizzonte di fondo orientano le proprie scelte. Per questi motivi, non tenere le truppe a lungo sul campo di battaglia significa rapidità e riduzione dei costi, l’uso dello spionaggio militare e di informazioni riservate diviene l’insider trading, reato di cui lo stesso Bud Fox si macchierà. Tuttavia i grandi protagonisti delle analisi del magnate Gordon sono i suoi nemici: non devono mai sapere che gli si sta facendo guerra se non all’ultimo istante, vanno sottomessi senza combattere, devono subire azioni repentine a fronte di rischi calcolati. Ed è così radicata la convinzione che la vita sia una guerra, che persino concetti tradizionalmente malvisti come l’avidità non possono che diventare punti di forza.
Uno stratega ha attenzione alla realtà, nel caso specifico all’indebolimento economico degli Usa. Coloro che amministrano le azioni, ovvero i soldi degli altri, come burocrati non hanno a cuore la causa del denaro e non prestano la dovuta attenzione, poiché non rischiano niente di proprio. L’avidità è dunque valida, giusta e funziona bene non solo per il mero arricchimento materiale, ma anche per il sapere e per l’amore, aspetti di cui poco importa a Gekko ma che possono essere un ottimo elemento per attirare l’attenzione altrui. Un vero generale non ha orari: sa che lo spirito di chi entra in battaglia non dorme mai, proprio come il denaro per un gestore di capitali. Lo stress? Roba da dilettanti: ci si può misurare anche la pressione mentre si negoziano dei titoli. Poco importa se Gordon e Bud finiranno in carcere. Rientra perfettamente nel gioco delle parti, esattamente come morire sul campo di battaglia.
Parerga e Paralipomena
L’inganno
Amore e guerra. Un parallelismo antico ed inflazionato. Se il vecchio adagio recita che tutto è lecito è perché il paradigma che viene utilizzato per conquistare qualcuno, come una posizione di vantaggio sul campo di battaglia, è quello dell’inganno. Un make-up molto vistoso può somigliare al camuffamento ed al mimetismo delle truppe, le cosiddette “bugie bianche” che tutti utilizzano nei sentimenti possono essere simili all’azione del depistaggio. Il tradimento ed i cuori spezzati sono spesso paragonati al doppiogiochismo ed alla disinformazione che viene fornita nelle azioni di propaganda sia tra i soldati che tra i civili. Ci sono numerosi esempi di attività di inganno impiegate nella storia della guerra, come la falsa ritirata, il diversivo di fine unità militari, l’avvolgimento strategico ed il celeberrimo espediente del cavallo di Troia diventato simbolo di diffidenza verso l’arrendevolezza del nemico. Non è difficile traslare questo rispetto alla storia di grandi generali come Annibale, Giulio Cesare e Napoleone, non è complesso immaginare tale scenario anche nelle relazioni interpersonali. Ma l’inganno può celare qualcosa di gradevole, una citazione di ordine superiore a ciò che apparentemente vediamo? Nel caso dell’arte, esistono diverse possibilità, di cui una delle più suggestive risiede nei colori di Alma Tadema. Nativo dei Paesi Bassi, fece fortuna in Inghilterra, al punto tale da essere noto con l’appellativo di Sir. La sua abilità consistette nell’aver reso noti luoghi ed episodi della Roma antica. Tra le sue opere meno note vi è un benevolo inganno che ha offerto per descrivere un’immortale mosaico custodito al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: quello di Alessandro ad Isso. Il suo ritrovamento è legato all’ingresso della casa del Fauno a Pompei nella prima metà del XIX secolo, ma Alma Tadema offre un piacevole inganno, un’evasione suggestiva. Nel suo dipinto L’amante dell’arte romana un collezionista ospita il mosaico di Alessandro nella sua domus. Sicuramente è un uomo colto, raffinato ed amante del bello e poco ci interessa se il posto di quei frammenti magistralmente assemblati era un altro: l’innocente inganno genera una suggestiva prospettiva di chi guarda all’arte con gli occhi dell’artista.
Potrebbero interessarti anche…
Seguici su Facebook
Scheda del film
Regia
Oliver Stone
Titolo originale
Wall Street
Durata
125 minuti
Genere
Drammatico
Data di uscita
1987
Dettagli dell’opera
Titolo
Un amante dell’arte romana
Autore
Lawrence Alma Tadema
Tecnica
Olio su tavola
Realizzata nel
1868
Ubicazione