Siamo fatti così. I fisici pluralisti
Siamo convinti che la pluralità degli esseri viventi e non viventi che esistono nel mondo sia data da miliardi di differenze. A partire dalla filosofia antica, la scoperta è che in realtà sono poche componenti a formare la diversità del mondo, attraverso la loro combinazione ed omogeneità.
In questa produzione di cartoon divulgativa, destinata ai preadolescenti, viene descritto con un linguaggio e delle immagini semplici la biologia del corpo umano, ma c’è molto di più. Quando alcuni personaggi tipici rappresentano le componenti di base presenti nel flusso sanguigno, la considerazione che ne deriva è una. Chi analizza il sangue non ha bisogno che di un piccolo campione, poiché questa sostanza presenta le stesse caratteristiche sia in una sola goccia che nei litri presenti nell’intero apparato circolatorio. Questa intuizione richiama il ruolo di Aristotele nelle vesti di storico della filosofia e di grande chiarificatore del pensiero dei suoi predecessori. Alludendo alle componenti della realtà che Anassagora chiamava semi, sosteneva che essi sono delle “omeomerie”, ovvero delle parti simili. In sostanza, come si vede bene nel film d’animazione, se un bambino mangia un alimento, in esso sono già presenti vitamine, grassi, zuccheri e proteine.
La digestione non fa altro che metabolizzare queste sostanze nutritive, che vengono distribuite equamente attraverso la circolazione sanguigna: ciò che è già nel cibo è poi scomposto e diviso nel sangue. Tutto questo avviene sia nel corpo umano che nell’intero universo, secondo un’intelligenza organizzatrice detta Nous, un po’ la logica della varietà e diversità di tutto quello che c’è al mondo che all’interno di Siamo fatti così si evince anche da un’attività di controllo di entità negative che portano malattie in un organismo, come i virus.
Anassagora non è l’unico fisico pluralista implicitamente citato all’interno di questa serie d’animazione. Infatti quando si parla del genoma umano subentra uno dei grandi padri dell’atomismo: Democrito. Questi riteneva gli atomi particelle indivisibili, le cui differenze sostanziali erano tanto a tre criteri: forma, ordine e posizione. Ancora una volta un efficace esempio emerge dagli scritti di Aristotele ed è evidentemente applicabile alle lettere dell’alfabeto come ai cromosomi, specie per come sono rappresentati nel genoma umano all’interno del film d’animazione.
Ad esempio, una Z ed una N sono uguali per forma, ma varia la loro posizione, poiché si tratta di lettere ruotate di novanta gradi. Similmente A, B, C sono lettere diverse tra loro per forma, ma potrebbe variare esclusivamente il loro ordine (B, A, C; C, B, A e così via). La loro disposizione e combinazione è una differenza fondamentale per comprendere la diversità di miliardi di uomini sulla Terra.
Quello che colpisce profondamente è notare come i disegnatori abbiano volutamente inserito una lettera sul torace di ciascun cromosoma, che differisce nel particolare della composizione della testa antropomorfa e della sequenza con cui i cromosomi stessi vengono disposti nel cartoon. Tutto funziona come su di un nastro trasportatore, su cui vengono assemblati gli stessi esemplari, ma solo con una sequenza diversa.
Sangue e Dna diventano due componenti del corpo umano oggetto di studi sempre nuovi e differenti, con scoperte sempre più profonde da parte della scienza contemporanea, ma le origini della loro struttura e la spiegazione logica e morfologica della loro diversità sono conoscenze più che mai antiche grazie ad Anassagora e Democrito.
PARERGA E PARALIPOMENA
Uguali ma diversi
Le lettere dell’alfabeto, le note musicali, le molecole, i cromosomi del Dna e, perché no, le stringhe dei linguaggi di programmazione informatica del nostro tempo storico sono tutti codici che pur partendo da un numero limitato, simile o addirittura uguale di segni e simboli, generano varietà assoluta nell’universo. Quest’antica scoperta concilia fronti che sono difficilmente sovrapponibili: l’uguaglianza e la diversità. Ad esempio, nel mondo della politica, quando nel tardo Settecento sono stati identificati i concetti di Destra e Sinistra, si è partiti proprio da questo assunto di fondo. Chi è di Destra muove dal presupposto che al di là di comuni diritti individuali, gli uomini siano tutti diversi tra loro, mentre un simpatizzante delle idee di Sinistra non può che ammettere di ritenerli tutti uguali. Esiste un’affascinante prospettiva a metà strada tra filosofia, psicologia, neurofisiologia e storia dell’arte: la Gestalt. Questa corrente venne originata da una dinamica diametralmente opposta a quella delle omeomerie di Anassagora. Nei semi del filosofo greco, l’insieme era uguale alle singole parti per la loro composizione. Per i teorici della Gestalt, letteralmente “forma”, la percezione della realtà e l’esperienza dei nostri sensi fanno in modo che l’insieme sia diverso dalla somma delle sue singole parti. Ogni nostra percezione, ogni nostra attività di rapporto col mondo deve essere considerata come una totalità che risponde ad una serie di leggi. L’assoluto maestro nella rappresentazione artistica della Gestalt è stato sicuramente Maurits Cornelis Escher. Tra le tante opere prodotte dal noto incisore olandese, vale la pena ricordare “Cerchio Limite IV (Paradiso e Inferno)” dove è impossibile vedere gli angeli e demoni che sono stati disegnati in maniera simultanea. L’opera va considerata nella sua totalità: gli angeli e i demoni sono uguali e diversi nella loro interezza della percezione visiva.
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Scheda del film
Regia
Albert Barillé
Titolo originale
Il était une fois… la Vie
Altri titoli
Siamo fatti così
Durata
26 episodi / 24 minuti
Genere
Scienza, commedia, avventura
Data di uscita
1987
Dettagli dell’opera
Titolo
Cerchio Limite IV (Paradiso e Inferno)
Autore
N.d.
Tecnica
Incisione su cristallo
Realizzata nel
1960
Ubicazione