Cervelli in vasca: l’ipotesi del genio maligno di Cartesio.
Siamo certi che le nostre percezioni siano reali? Forse viviamo in un gigantesco inganno, ma a sostenere che i nostri pensieri hanno fondamento può subentrare la nostra rappresentazione razionale del mondo che è difficilmente falsificabile.
Unit Bender 22 è semplicemente Bender nella serie televisiva del cartoon Futurama. Si tratta di un robot che incarna negli anni tremila virtù, ma spiccatamente vizi umani. Venale, con un immancabile sigaro tra le fauci meccaniche, dedito all’alcol ed alla sottrazione di denaro, è stato fabbricato a Tijuana, luogo per antonomasia votato allo stereotipo d’individui furbi e spietati, sino al commercio della droga. Il vero protagonista di questo film d’animazione è lui, ma ovviamente non mancano i suoi compagni d’avventura.
Il nostro contemporaneo Fry, catapultato dal San Silvestro del 1999 ad un periodo di mille anni successivo, dopo un’ibernazione involontaria, a seguito di una consegna per conto di una pizzeria in un laboratorio di criogenia. La mutante Leela, coraggiosa esperta di arti marziali, pilota dell’astronave Planet Express, orfana dei genitori ed amore impossibile dello stesso Fry. Non mancano umanoidi, politici, macchine, robot, scienziati, medici alieni voraci, animali domestici del futuro dall’appetito formidabile. Specie in questo lungometraggio abbondano delle entità che sono a metà strada tra il macabro ed il suggestivo, strappando negli spettatori una risata dai toni noir: delle teste tagliate.
Sono conservate soprattutto in un museo a loro dedicato e sono immerse in una soluzione, dalla bizzarra formula chimica H2OGfa. Si tratta di personaggi famosi dell’epoca di Fry, ma anche di diversi secoli precedenti. Ci sono anche i presidenti degli Stati Uniti, specie Nixon, che fa spesso delle comparsate anche nella funzione di antagonista di Bender. La loro coscienza, il loro carattere, il loro intelletto sono perfettamente integri ed attivi, grazie ad una connessione di base che esse posseggono con un gigantesco calcolatore e possono, all’occorrenza, essere montate su dei corpi robotici acefali, per poter tornare a vivere anche nella dimensione del movimento.
In particolare in questo film, Bender ha nuovamente i suoi motivi di dissenso con Richard Nixon che ha venduto la Terra agli alieni, seppur involontariamente: i due stanno per litigare proprio con le rispettive teste, ma l’acme di questo episodio allude anche a qualcos’altro.
La società immaginata da Futurama presenta in modo alternativo il residuo dell’oramai antica umanità. Le teste tagliate e totalmente senzienti ed intelligenti sono un omaggio ad un noto esperimento cognitivo legato alla filosofia cartesiana. Nel 1981, Hilary Putnam ipotizzò che un bizzarro scienziato, di cui il professor Farnsworth di Futurama è una sorta di alter ego, avesse estratto il cervello di una persona, immergendolo in una soluzione che lo tenesse in vita e collegandolo con dei cavi ad un computer.
Gli impulsi elettrici cerebrali sarebbero stati rappresentati su di un monitor al punto tale che, pur essendo oramai privo del corpo, tutti i suoi pensieri e le sue percezioni, come ad esempio quella di fare una passeggiata sotto il sole, fossero ritenute credenze veritiere. Come non pensare alla filosofia di Cartesio? Dopo aver sapientemente elaborato nel Discorso sul Metodo un percorso razionale che produceva un metodo scientificamente inattaccabile che partisse dall’evidenza come fondamento epistemologico del sapere, Cartesio vuole estremizzare il dubbio che ogni scienziato e filosofo potrebbe avere. Ben nota è la sua ipotesi del genio maligno ingannatore, una sorta di entità estrema che vuole partire dal fondamento stesso delle nostre conoscenze, demolendone la convinzione più radicale. Se il metodo cartesiano aveva generato conoscenze certe e vere, chiare e distinte, per usare parole note e care al pensatore francese, ora il genio maligno potrebbe farci pensare che tutto è falso. Come chi si desta dal sonno si rende conto che la dimensione onirica, che appariva veritiera, è in realtà un gigantesco inganno che stava vivendo in sogno, anche tutta l’universo delle nostre conoscenze potrebbe essere una bugia. Il cervello di vasca di Putnam non possiede però quello che le teste di Futurama hanno in serbo: la capacità di essere umane in tutto e per tutto, ossia il passaggio dal dubbio metodico a quello iperbolico, come direbbe Cartesio. Si può dubitare di tutto, anche di essere attivamente protagonisti di una passeggiata. Tuttavia, come sostenuto anche nelle Meditazioni metafisiche a garanzia della fondatezza dei nostri pensieri c’è proprio il fatto che stiamo dubitando. Come in ogni grande teorema che si rispetti, anche una sola dimostrazione risulta efficace per dimostrane l’assoluta razionalità. Che siano Nixon, Bender o Cartesio a dover confermare che la nostra mente è solidamente strutturata nei suoi ragionamenti, questo non fa la differenza: le nostre teste difficilmente possono totalmente ingannarsi finché sono vive, anche quando vengono esposte nel museo di Futurama.
PARERGA E PARALIPOMENA
Restare svegli
La tradizionale visione della realtà degli antichi era dominata dalla necessità di una ragione come guida di ogni azione. Moderazione, convenienza, calcolo, capacità discorsiva, mediazione tra vigliaccheria e coraggio in battaglia ne sono esempi. Persino la scelta di chi sposare era anzitutto determinata da una precisa strategia decisa a tavolino dalle famiglie d’origine, probabilmente il peggiore lascito di una tradizione di matrimoni combinati, anche in ambiti diversi dalla nobiltà. Ovviamente vi sono delle eccezioni. Agli uomini è concesso di non usare la ragione quando sono ebbri di vino, oppure mentre vivono il piacere della perdita di controllo nel momento dell’amore. Capita anche di essere privi di ogni freno inibitorio nell’ira, ma più di tutto, poiché tali azioni non necessariamente sono quotidiane, colpisce l’attenzione alla definizione del sonno. Proprio perché pratica necessaria, essa è la meno tollerata. Non si accetta facilmente che una sentinella si addormenti, come del resto frati e suore non dovrebbero fare questo mentre pregano. Restare svegli è un imperativo anche per gli studenti che stanno ascoltando una lezione, per chi partecipa ad una riunione e per il pubblico che fa da spettatore ad una rappresentazione teatrale. In un’occasione d’incontro politico ed in una cerimonia militare e religiosa, l’incapacità di essere vigili è mancanza di rispetto totale. Dormire senza una ragione, anzi abbandonando ogni ragione è un atto che non possiamo permetterci in nessun caso, nemmeno se siamo un artista, mestiere al quale si perdonano spesso eccessi e sregolatezze. A pensarla così è proprio Goya nel suo celeberrimo lavoro Il sonno della ragione genera mostri. Le terrificanti creature prodotte mentre dormiamo, rappresentano il simbolo di una radicata credenza del pittore spagnolo. La fantasia ed il talento, se non sono convogliate ed incanalate in un connubio con la ragione, non possono che dare vita ad esseri impossibili che ci turbano e che deviano la giusta forma dell’arte “origine di tutte le meraviglie” secondo Goya.
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Scheda del film
Regia
Dwayne Carey-Hill
Titolo originale
Futurama: Bender’s Big Score
Altri titoli
Futurama: il colpo grosso di Bender
Durata
89 minuti
Genere
Commedia, fantascienza, avventura
Data di uscita
2007 (prima edizione)
Dettagli dell’opera
Titolo
Il sonno della ragione genera mostri
Autore
Francisco Goya
Tecnica
Acquaforte e acquatinta
Realizzata nel
1797
Ubicazione